Controfattuale (3 a-c)
Meno male che quella volta Paolo Mieli, invece di andare alla consueta riunione organizzativa di Potere Operaio, decise di far fruttare quelle centomila lire sgraffignate alla povera nonna ipovedente regalandosi una sontuosa cena a base di ostriche e champagne - il piatto tipico di chi porta sempre il portafoglio a destra. Si accorse appena in tempo dell'indigestione in corso, prima che il vicino di tavola gli facesse notare, con aria melliflua, quanto fosse in pendant con la tovaglia in raso color ottanio del locale: e tutti noi sappiamo che quel tipo di indigestione si cura solo nella patria della civiltà postumana, vale a dire Chicago. Mieli si salvò e, in segno di ringraziamento, divenne un convinto neonazista. Avete appena ascoltato la prima puntata de "L'Ucraina in cento secondi". Meno male che quella volta non era davvero quella volta, ma quella subito prima, in anticipo su quell'altra, anche se non in tempo necessario per preludere a quella famosa, che tan