Controfattuale (19 a-c)


Meno male che quella volta Berlusconi, stanco dell'ennesima insinuazione giornalistica a sfondo sessuale nei suoi confronti, si affrettò a chiarire, una volta per tutte, quello che la stampa italiana aveva da sempre male interpretato delle sue dichiarazioni. L'ultima in ordine di tempo, ad esempio, era stata la battuta rivolta ai giocatori del Monza in tenuta d'allenamento, a cui però era stato promesso un "pullman di noie" nel caso non avessero conquistato la salvezza - tipica metafora meneghina dei tardi anni '50. Ancora, la barzelletta su Rosy Bindi giocava sulla sua somiglianza con "Padre Pio", mica altro, e la nipote di Mubarak, quella non era mai esistita: si trattava, tutt'al più, di un riferimento cifrato all'amico Obama. Ma come uscire dal tunnel delle incomprensioni, se il ruolo che ti tocca recitare nel teatro della vita è quello della vittima sacrificale? Una possibile risposta non può essere affrontata nello spazio limitato di questo studio e deve pertanto ritenersi materiale per una ricerca futura.

Meno male che il direttore di Gardaland, alla vigilia di un corposo taglio del personale, ebbe l'intuizione di operare i licenziamenti in base ai profili che avrebbe trovato nel sito del Nuovo Centrodestra. La ricerca diede dei risultati del tutto inattesi: il 61.3% dei dipendenti a tempo indeterminato del parco giochi seguiva, come aperto sostenitore o semplice osservatore, la creatura politica di Angelino Alfano. Il direttore, di autentica fede socialdemocratica, si trovò allora sull'orlo di un terribile dilemma morale: decimare i ranghi attirando le ire dei sindacati (e macchiandosi di conseguenza la coscienza), oppure tirare avanti e far finta di niente, covando in seno una serpe reazionaria? Il direttore decise di fare quello che tu, sì, proprio tu che ascolti in diretta e tu che ascolti in differita, che sbadigli e che ridacchi, che stai pensando alla tesi e al turno di notte e con chi farai l'amore domani e alla malattia che porti fai, regolarmente, ogni giorno: scelse di non scegliere. Senza mai nemmeno aver letto una pagina di Daniil Charms in vita sua.

Meno male che poi ci sono giorni in cui non serve aggiungere più niente. Today, no music.

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