Controfattuale (18 a-c)

Meno male che Timothée Chalamet, fresco di conversione al mormonesimo e riscopertosi sostenitore di ferro della sezione NRI di Salt Lake City, decise di interrompere di punto in bianco la sua collaborazione con Luca Guadagnino, che nell'arco di cinquantadue anni gli aveva fatto interpretare, rispettivamente, l'adolescente italiano gay, il cannibale forse bisex, il panettiere transgender, il sindaco afroamericano, il rifugiato gay, il segretario del PD gay, l'unico RTDA gay dell'Università di Palermo e Cristina Campo, che un po' gay lo era anche lei. Distrutto psicologicamente dall'abbandono, Guadagnino provò a rimediare nell'unico modo che conosceva, dirigendo cioè un nuovo videoclip per Paola e Chiara: che però erano morte, rispettivamente, da diciannove e ventidue anni, assieme a tutto il pop italiano degli anni '90. Fu questo l'inizio della fine per il povero Guadagnino, che molti mesi dopo, raggiunto da un mandato di cattura internazionale per illeciti nella gestione dei fondi della società partecipata incaricata di costruire il Ponte sullo Stretto, avrebbe dichiarato agli inquirenti di non aver tuttavia alcun rimpianto.

Meno male che J-Ax, alla sesta reunion consecutiva degli Articolo 31, decise di suggellare la pace ritrovata con DJ Jad in grande stile, organizzando un concerto-evento di tre giorni a Tresigallo e chiamando in apertura Francesco Bianconi e i Sunn O))). Sarebbe dovuto essere il volano perfetto per la partecipazione annunciata degli Articolo al 150° Festival di Sanremo, per l'occasione condotto da Mike Bongiorno e Fabrizio Frizzi, ma il grande battage pubblicitario si ritorse contro la coppia di rapper: Bianconi si lamentò delle pressioni continue di J-Ax perché si lavasse i capelli, mentre Stephen O' Malley, durante il soundcheck della prima serata, fece collassare su sé stesso l'ormai diroccato edificio metafisico delle terme. Scambiando l'incidente per un'avvisaglia di rave illegale, intervenne l'esercito ad arrestare tutti. In totale, furono comminati duemilatrecentotrentanove anni di carcere.

Meno male che Aboubakar Soumahoro, dopo aver giurato fedeltà assoluta a Casapound, riuscì nell'impresa mai realizzata in tanti anni dal centrodestra di governo: distruggere completamente ogni legittimità delle battaglie sociali dei migranti. Parigi val bene una messa, un rimborso val bene una borsa e a Mali estremi estremi rimedi: ma ormai anche la voglia di ridere e scherzare è quella che è. Siamo condannati a continuare a girare in tondo.

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