Zeugma n° 15
C'è... Non ricordo. Aspetta, stasera mangiamo pollo. Ricominciamo. C'è un quadro davanti a me, ecco, io più precisamente sono seduto, sul divano di casa mia. Un goccetto, magari? Controlliamo l'ora. C'è un orologio al mio polso, un orologio che però adesso non c'è più. Chissà chi me l'avrà rubato. Per fortuna esiste un posto che conosco solo io dove nascondo le cose preziose. Che posto è? Ricominciamo. Una passeggiata al parco, magari, dite? Dopo, se ne avrò le forze. Per ora ho un bicchiere in mano con del whisky, volete favorire? Vi posso far vedere anche come ballo bene il tip tap. Ecco, ci si può aspettare qualcosa di meglio da un ex ballerino professionista? Io un ballerino? Per niente: sono un ingegnere. Ero un ingegnere. Ero... Non ricordo. Ricominciamo. Ci sono due stranieri in casa mia che sostengono di non essere stranieri e di essere a casa loro. Fate finta che non... C'è un posto dove nascondo il mio orologio, ma forse loro l'hanno trovato lo stesso e me l'hanno rubato. Come dite, è già sera? Mi vado a togliere il pigiama e poi ricominciamo. Tanto qua figuriamoci se mangeremo a breve - uno ha voglia, magari, non so, di pollo, e invece gli versano del whisky in un bicchiere, ti pare giusto? Quando sono stanco e demoralizzato e non ho voglia della pillolina blu né di farmi dare del deficiente guardo questo quadro, quello di là, in salotto, ora mi tolgo le cuffie e ve lo faccio vedere, se volete, sempre se c'è ancora, succedono cose di continuo e nessuno mi chiede nulla e non mi pare giusto e comunque accomodatevi, stasera mangiamo pollo. La frittata meglio di no, mi disturba gli occhi, poi non vedo più il parco e non riesco a dire nulla a mia mamma che viene a trovarmi nei fine settimana, da Parigi, pensate un po'... o forse... non ricordo. Come si fa a ricordare qualcosa quando non puoi nemmeno vedere al polso che ore siano?
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