Controfattuale (23 a-c)
Meno male che, durante i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto, ci si rese conto che il tratto di mare che separava Messina da Reggio Calabria appariva infinitesimale solo per uno scherzo di prospettiva, quando in realtà le due città distavano tra loro in linea d'aria circa 716 km e, per congiungerle, ci sarebbe voluta un'opera architettonica di proporzioni gargantuesche, una piattaforma spaziale in vetrocemento capace di resistere ad ogni agente atmosferico e al movimento contemporaneo di almeno quattordici placche tettoniche. Dal momento, tuttavia, che per il progetto erano già stati stanziati sedicimila miliardi di euro, un tentativo venne comunque fatto, ma il tutto - come noto - si concluse tragicamente quando un operaio di Gela, fumando una sigaretta nell'unica pausa di due minuti e mezzo del suo turno di diciannove ore giornaliere, diede inavvertitamente fuoco al cantiere, scatenando un incendio devastante che ridusse in cenere metà del rimanente patrim