Zeugma - 2° tempo supplementare
Quando, ormai tre anni e mezzo fa, andai a vedere la prima parte di Loro al cinema, al termine della proiezione mi alzai con lo stesso stato d'animo che doveva presumibilmente avere Lenin di ritorno in Russia nel suo bel vagone piombato : leggermente inalberato. Il fatto è che, più o meno come Lenin, sentivo di essere stato gabbato, anzi, diciamo proprio preso per il culo, ovviamente in senso metaforico, e non mi pareva granché accettabile, anzi, quasi mi sembrava di essere stato tradito da colui che ormai consideravo un amico, certo, un amico narciso e autocompiaciuto, ma pur sempre una figura idealizzata che in passato mi aveva intrattenuto, regalato importanti riflessioni, addirittura fatto emozionare. Non era la prima volta che succedeva, già Youth mi aveva fatto mulinare le sacche scrotali con la sua spicciola pseudofilosofia da Buddha Bar, ma questa volta, lo percepivo, un limite invalicabile era stato violato per sempre. Promisi solennemente a me stesso che mai più avrei t