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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Qualche haiku di contorno

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Haiku n° 1 : Volete prendere per il culo qualcuno? È presto detto: individuate la categoria e sparate due o tre parole chiave generaliste nei motori di ricerca di Facebook. Se ce l'avete con zio Lucio che condivideva i meme sui marò e ha avuto un'ossessione totalizzante di 72 ore per la veste di Silvia Romano, potete invocare l' abolizione del suffragio universale (che, naturalmente, a voi non tocca). Se, come comprensibile, prendereste a testate quelli che fanno screen su screen ad ogni minima replica ai tweet di Salvini e Meloni, beh, da " professione reporter " a " professione mitomane " è un attimo. L'uso del superlativo nei gruppi di cinema vi fa inorridire? Il cinéfilo è qui per voi. Quelli più variopinti, poi, possono addirittura partecipare alle fasi eliminatorie della Pippo Cup . Ma a noi, chi ci prenderà per il culo? Il neo-con più affascinante della sua generazione, Houellebecq, sosteneva che a forza di banalizzare e satirizzare tu

Peggio un ebook oggi

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Voi che in questo momento state ascoltando in streaming la venticinquesima puntata de La Penultima Ruota del Carro, o che lo farete in differita riascoltando il podcast, state consumando dati. Lo state facendo anche se della venticinquesima puntata de La Penultima Ruota del Carro, in verità, non ve ne frega una mazza, com'è giusto che sia: cazzeggiando su Facebook, magari, piazzando like strategici su Instagram, scrollando l'homepage di Internazionale o di Pitchfork, caricando video su TikTok o guardandone su YouTube o, magari, spremendo la programmazione di Mubi come le zizze di una vecchia signora, magari di settantanove anni, e, insomma, la lista potrebbe potenzialmente andare avanti all'infinito. Dati nel vento è tutto ciò che siamo, parafrasando un vecchio singolo dei Kansas, e non certo da oggi, ma in un certo senso, da sempre. Dell'impatto cognitivo destabilizzante che questo diluvio incontrollato di dati ha sulle nostre vite abbiamo già parlato in una

Quando Zeno sognò la pandemia

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Pare sia ufficialmente iniziata la fase 2: la fase in cui tutto cambia pur continuando a rimanere esattamente come prima, il capolavoro politico del partito di Confindustria, il momento in cui gli animali che hanno riguadagnato i propri spazi possono finalmente tornare al ruolo che loro compete, ossia le mascotte dei programmi della Brambilla. Chissà se andrà davvero tutto bene, ma intanto l'imperativo, il desiderio da urlare a pieni polmoni ai quattro angoli della terra, è quello di ritornare alla vita di un tempo, anzi, mi correggo, alla normalità di un tempo: normalità che ora passa ancora attraverso i take away e ( forse ) i drive in, le epilazioni fai da te e le dirette Facebook , ma, insomma, ci siamo capiti. Chi se ne fotte se la normalità di un tempo, ossia quella di appena tre mesi fa, era quel buco nero che ingoiava tribune politiche di Salvini e incendi australiani , minacce nucleari e catastrofi ecologiche : tutto purché la pandemia, e il terrorismo islamico